“La campana del villaggio oggi suona anche per lui”, cantavano un tempo gli Schola Cantorum. Una nota leggenda, narra che, in particolari giornate, si può ascoltare il suono delle campane del campanile della chiesetta che oggi giace in fondo al lago di Resia.
Nei pressi del rinomato Passo Resia, si trova, a quota 1.498 metri di altezza, l’omonimo lago di origine artificiale. Lungo sei chilometri, dalle acque chiare del lago di Resia, solitario si erge quel che è divenuto il simbolo stesso della Val Venosta, un campanile sommerso.
Appartenente ad una chiesetta romanica risalente al XIV secolo, oggi, è un muto testimone della costruzione, a detta di molti irresponsabile, di una diga eretta alla fine del secondo conflitto mondiale. Infatti, proprio in quegli anni, venne deciso di sfruttare i laghi di San Valentino alla Muta, di Resia di Curon, al fine di poter procedere alla produzione di energia idroelettrica.
La creazione di questa diga dalle vaste dimensioni, unificò, di fatto, questi due laghi precedenti e, inoltre, andò a sommergere gli antichi abitati di Stockerhöfe, Gorf, Piz, Arlung, Curon e parti di Resia. A seguito di questa decisione che portava, perciò, alla creazione di un invaso artificiale, vennero sommerse queste località e, di conseguenza, furono evacuati i relativi abitanti.
Di fatto, case e terreni furono definitivamente abbandonati dai residenti. Nel complesso, furono sommersi quasi settecento ettari di terreno e circa 150 famiglie perdettero i loro averi. Il progetto trovò la sua ultimazione nell’estate del 1950 quando, gli edifici distrutti, furono sommersi, infine, dall’acqua.
Solamente il campanile della chiesa di stile romanico e risalente al Quattrocento, fu risparmiato dato che era sotto la tutela storico-artistica. Tutt’ora, la parte superiore della torre campanaria è visibile, a seconda di qual è il livello dell’acqua e, quando il lago si ghiaccia, lo si può raggiungere a piedi.
Avvolto da una moltitudine di leggende, il luogo si presenta affascinante e fiabesco, divenendo sempre più una delle maggiormente rinomate per effettuare escursioni e gite.
Durante il periodo estivo il lago Resia è un luogo di vero e proprio relax, ove si può rigenerare il corpo e ritemprare lo spirito. Dal momento che il lago di Resia offre una giusta e costante intensità del vento, risulta essere, poi, anche un luogo assai gradito, in particolar modo, da tutti gli appassionati di kitesurf.
Invece, durante la stagione invernale, il lago di Resia, divenuto ghiacciato, è un luogo stupendo per praticare, ad esempio, la slitta a vela e lo sci di fondo.
Il Passo di Resia, che si trova ad una altezza di oltre 1500 metri, è uno stupendo valico alpino, noto anche per essere posto di frontiera triplice, visto che è il luogo ove si toccano Svizzera, Italia e Austria.
L’antico campanile di Curon, che spicca dal lago di Resia in Val Venosta, quindi, è oggi diventato un luogo di grande valenza, una attrazione dal potente richiamo, un luogo che affascina e che vede sempre più turisti catalizzati tanto dalle bellezze della zona, quanto dalle tante leggende come, appunto, quella che narra che durante le rigide notti dell’inverno è possibile ancora ascoltare il suono delle sue campane.